Vallefiorita “Città che legge” e inizia il progetto “Fratello Libro, Sorella parola
VALLEFIORITA “CITTÀ CHE LEGGE”
Il Comune di Vallefiorita è stato nominato “Città che legge 2020-2021 dal Ministero dei beni culturali (MIBACT), da Centro per il Libro (CEPELL) d’intesa con l’associazione nazionale dei Comuni Italiani (ANCI).
Il riconoscimento è stato possibile grazie all’opera della Biblioteca Comunale (Biblioteca Errante), che in questi anni ha organizzato attività e progetti per la promozione della cultura e della lettura.
Con la qualifica di “Città che legge” si intende riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Proprio in questi giorni è iniziato, a Vallefiorita, il progetto “Fratello Libro, Sorella Parola” che si è qualificato al primo posto in Italia tra i Comuni al di sotto dei 5000 abitanti. Il progetto vede coinvolti, oltre al Comune di Vallefiorita, e all’associazione “Terra di Mezzo”, che lo coordina, una rete di partner che comprende l’Istituto Comprensivo di Squillace, le associazioni presenti sul territorio comunale e lo spazio gioco per bambini “La Maruca”, la Biblioteca di Stalettì, la Biblioteca delle donne e la libreria Incontro di Soverato, il Teatro La Maruca di Crotone.
Le attività previste dal progetto si svilupperanno nel corso di un anno e si concluderanno a giugno 2021.
Le iniziative, che si realizzeranno nelle scuole dell’IC di Squillace e in altri luoghi dei Comuni interessati, prevedono: attività di formazione alla lettura ad alta voce per insegnanti, bibliotecari, librai e adulti; incontri di lettura nei nidi e nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado; spettacoli teatrali per ragazzi e letture animate; laboratori di lettura espressiva. Il progetto, nelle sue linee guida, sarà presentato, dal Sindaco di Vallefiorita e dal Presidente di Terra di Mezzo, prima dell’apertura delle scuole, ai sindaci dei comuni di Amaroni, Squillace, Stalettì, all’Istituto Comprensivo di Squillace, alle associazioni che operano nel territorio, e alla cittadinanza.