dal sito positizie.it articolo di Francesca Sartori
Un borgo medievale francese ha una storia curiosa. Nel cuore della Bretagna sorge Bécherel un piccolo paradiso con 700 abitanti e ricco di 15 librerie e fiumi di parole.
Al giorno d’oggi sono sempre di più coloro che sono alla ricerca di una meta dalle atmosfere suggestive ed incantate. Gli amanti dei libri e dei borghi medievali non possono assolutamente perdere Bécherel, villaggio caratteristico con case di granito, che custodisce gelosamente un prezioso tesoro: i libri.
Bécherel è oggi la città del libro, come dimostrano le numerose librerie che delimitano le vie del paese. Fra le magiche vie della cittadina, che conta soltanto 700 abitanti, sorgono 15 librerie. Con una media, quindi, di una libreria ogni 46 abitanti, Bécherel è diventato una meta prediletta da parte di appassionati di cultura e di bibliofili incalliti.
La sua fama, però, è dovuta anche a numerosi eventi e spettacoli che si svolgono nella cittadina. Nonostante, infatti, si tratti di un piccolo centro, Bécherel è a tutti gli effetti molto attiva nel campo della promozione culturale e rinomata anche a livello internazionale.
Ogni anno in occasione della grande Fête du livre (Festa del Libro), che si svolge durante il fine settimana di Pasqua, la città ospita folle di appassionati. Un’atmosfera che si ritrova anche durante La Fureur de lire (la smania di leggere), cioè giornate nazionali del libro che hanno luogo nel mese di ottobre.
Ma in altri momenti dell’anno si svolgono anche altre manifestazioni dedicate al libro, fra cui: il Festival Europeo del Greco antico e del Latino, la “Primavera dei Poeti”, La notte dei libri, “Lire en Fete” e “Treasures du Bécherel”.
La storia di Bécherel affonda le sue radici nel Basso Medioevo. Nel 1124 Alain de Dinan fece costruire una fortezza in pietra, che dominava la valle, e attorno alla quale si aggregò l’attuale cittadina. Durante i secoli seguenti il paese e la sua fortezza furono terreno di scontri e battaglie e la cittadina cadde lentamente in rovina.
Fra il 1700 e il 1800 Bécherel conobbe una nuova era di prosperità, grazie alla coltivazione e lavorazione di lino e canapa. La vera svolta però avvenne negli anni Ottanta, quando per combattere la crisi dell’economia tessile, molti librai vennero invitati a vendere i loro volumi in bancarelle sparse per il paese.
Nessuno sapeva ancora che di lì a poco sarebbe nata una vera e propria capitale del libro.